APPROVATO IL PROGETTO ESECUTIVO DELLA NUOVA STAZIONE FERROVIARIA DELL’AREA ES FALCK, SESTO SAN GIOVANNI
Milano, 19 luglio 2019 – La Giunta comunale di Sesto San Giovanni ha approvato il progetto esecutivo della Stazione ferroviaria a scavalco e della correlata Piazza Primo Maggio progettate dallo studio Ottavio Di Blasi & Partners in collaborazione con SCE Project.
“Milanosesto è un progetto che si estende su di un’area di 1 milione 400 mila metri quadri e che porterà alla nascita di una nuova città progettata secondo i più elevati standard di risparmio energetico e immersa in un’oasi verde di circa 65 ettari” afferma il Committente sul sito ufficiale di presentazione del progetto. A partire dall’idea originaria di Renzo Piano per il Master Plan delle aree Ex-Falck, OTTAVIO DI BLASI & Partners ha sviluppato il Progetto Preliminare, Definitivo ed Esecutivo della nuova Stazione di Sesto San Giovanni, con la collaborazione dello studio di ingegneria milanese SCE Project responsabile del coordinamento dell’intero progetto e della progettazione integrata (strutturale e impiantistica) in fase preliminare, definitiva ed esecutiva.
Commenta l’Architetto Ottavio Di Blasi: “La nuova stazione di Sesto è una grande passerella che vola sopra i binari e unisce i due lati di Sesto oggi separati dalla linea ferroviaria. Il grande tetto vetrato di 3000 mq che ombreggia lo spazio urbano in quota e fornisce l’energia necessaria al funzionamento della stazione, diventerà il simbolo della rinascita delle aree ex-Falck e il luogo di accesso privilegiato al nuovo grande parco urbano e alla Città della Salute”.
LA PROGETTAZIONE STRUTTURALE
Infatti, la stazione è caratterizzata da un impalcato a ponte rettangolare che si estende tra due edifici mono-piano in calcestruzzo armato attestati su piazza Primo Maggio e sulla nuova Piazza lato Falck. Con la sua grande copertura fotovoltaica in vetro di 110 metri x 28 destinata a produrre 100 Kwatt, l’edificio riprende in chiave moderna l’immagine storica delle grandi stazioni ferroviarie e combina elegantemente struttura metallica e vetro.
L’area di accesso alla stazione viene definita dai volumi creati dalle schermature in calcestruzzo armato delle scale fisse e mobili che permettono di accedere alla piattaforma pedonale. Questa piattaforma, attrezzata con bar, negozi e servizi, offre una vista panoramica sul nuovo grande parco sottostante dal quale diventerà il principale punto di accesso. La configurazione architettonica a ponte e l’obbligatorietà della posizione delle pile imposta dalla presenza dei binari, hanno richiesto alla struttura dell’impalcato delle luci importanti.
L’IMPALCATO
L’impalcato della stazione, una struttura mista acciaio-calcestruzzo, è costituito da travi a H composte saldate e profili aventi altezze differenti in funzione del carico da sostenere. Al fine di ridurre lo spessore dell’impalcato e contenere le deformazioni imposte dai limiti normativi, è stata progettata una soluzione a graticcio fornendo all’impalcato un comportamento a piastra.
La configurazione a graticcio prevede una orditura principale longitudinale in appoggio su pile in calcestruzzo armato composte da doppie travi ad H di 100cm di altezza e luci massime di 26m e una orditura trasversale su luce 9m con collegamenti imbullonati. Considerando uno schema a mensola, le strutture verticali assolvono la funzione di assorbimento sia dei carichi verticali sia orizzontali grazie all’azione di ripartizione svolta dagli impalcati. Inoltre, l’assenza di giunti strutturali ha richiesto l’attenta valutazione degli effetti di ritiro e dilatazione termica nonché la verifica delle condizioni di vincolo in corrispondenza di ciascuna pila. In conclusione, è stata scelta una soluzione strutturale che impiega l’uso di appoggi elastomerici dimensionati in base alle sollecitazioni precedentemente analizzate.
A completamento dell’impalcato a ponte è previsto il getto di una soletta in CA su lastre cassero dello spessore complessivo di 20cm, resa collaborante con la struttura metallica attraverso un adeguato sistema di piolatura. Laddove è richiesta la continuità del profilo è stata posta particolare attenzione alle massime tensioni di trazione indotte nella soletta in corrispondenza degli appoggi intermedi.
Al fine di garantire la resistenza al fuoco dell’impalcato è stato necessario adottare sistemi di protezione passiva. La scelta progettuale prevede quindi l’adozione di una placcatura ottenuta con elementi di rivestimento in UHPC (calcestruzzo fibrorinforzato ad alte prestazioni) dello spessore di soli 2 cm con funzione di protezione al fuoco e di finitura estetica dell’intradosso.
Nella definizione della tipologia strutturale dell’impalcato a ponte gioca un ruolo decisivo la necessità di prevedere strutture poste in opera minimizzando l’impatto sul traffico ferroviario. Per questo motivo sono state scelte soluzioni costruttive che impiegano la ripetitività di tipologie ed elementi strutturali prefabbricati da porre in opera durante interruzioni programmate del traffico.
LA COPERTURA
L’ampia copertura vetrata si estende ad un’altezza massima di circa 6 m dal piano di calpestio e verrà realizzata da profili a T a passo 132,5 cm. È sostenuta da un’orditura trasversale composta da una coppia di profili UPN350 in continuità appoggiati su una struttura verticale composta da pilastri in carpenteria metallica a sezione tubolare F270 posti ad interasse 663cm. Al fine di assorbire anche i carichi orizzontali agenti sulla copertura ogni pilastro è incastrato al piede all’impalcato in carpenteria metallica. La funzione di controvento di falda è demandata all’orditura trasversale con schema a trave Viereendel. Fanno eccezione le campate terminali dove la copertura aggetta sulle piazze. Infatti, per quest’ultime si prevedono delle colonne di altezza 14 metri con sezione F270 sempre incastrate al piede.
“Oltre all’attenta analisi degli aspetti strutturali classici quali sono la caratterizzazione geotecnica del sottosuolo, i carichi imposti (statici e dinamici, in fase finale e di costruzione), le azioni (sismiche, vento, neve, termiche o eccezionali legate all’esercizio ferroviario), la sfida interessante è stato l’identificazione di un’idonea metodologia costruttiva che si potesse coniugare sia con il progetto sia con le fasi realizzativi e la programmazione della costruzione“, riassume l’Arch. Fabrizio Vaghi di SCE Project, Project Manager e Coordinatore della progettazione della stazione di Sesto San Giovanni.
Si sta quindi concretizzando il progetto della nuova stazione di Sesto San Giovanni che, grazie al suo elegante ponte abitato, non solo realizzerà l’interscambio necessario tra la linea della Metro e le linee di superficie ma soprattutto contribuirà ad eliminare l’effettiva cesura tra il nucleo storico della città e l’area ex industrial Falck.